Benedette guerre – Alessandro Barbero

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IL GIUDIZIO:

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Eppure le Crociate sono anche il momento in cui queste civiltà diverse, anche se così legate senza saperlo – perché in realtà neanche loro sospettavano quanto erano vicine, quanto avevano in comune –, si incontrano, si osservano e si descrivono a vicenda.

Touring Club Crociate

Elsa Morante diceva: “Io volevo scrivere l’ultimo romanzo possibile. L’ultimo romanzo della terra”. Ed è questo, in effetti, il primo desiderio di qualcuno che si accinge a scrivere un libro: dare vita a qualcosa di talmente perfetto, esauriente e completo, da scoraggiare chiunque altro a scrivere ancora.

Ci sono altri libri, tuttavia, che non si propongono di essere il vostro capolinea, bensì la prima guida di un percorso sconosciuto. Benedette guerre fa parte di quest’ultima categoria. Il professor Barbero parla non agli specialisti del settore, non agli storici e ai medievisti, ma proprio a coloro che delle crociate hanno pochi ricordi confusi, che risalgono ai tempi della scuola. Abbandonando le enumerazioni delle crociate, tipiche dei manuali scolastici, si concentra invece più sul significato grandioso di cui le guerre sante si fecero portatrici: parliamo dell’ “imperialismo medievale“; della santità che si accompagna alla spada; dei primi ghetti ebraici; di eroi, alcuni famosissimi come Riccardo Cuor Di Leone, e di altri meno conosciuti come Corrado del Monferrato.

E ancora, vengono approfondite le impressioni avute dai vari popoli a contatto con il diverso: non solo Europei contro Arabi e Turchi, ma perfino cristiani d’Oriente che scrutano con sospetto i cristiani d’Occidente. Questo scenario, dove culture diverse (ma non poi così tanto) si osservano e si studiano e si combattono, ci viene descritto in maniera scorrevole e colloquiale, tanto da sembrare, come dice Anna Foa, “un racconto fatto a voce accanto al camino”.

Col sorriso

Un altro dettaglio che rende irresistibile questo libro è il tono ironico e sempre divertito dell’autore: Barbero ama la storia, e ama anche spiegarla e rendere gli altri partecipi, ed è per questo che abbandona il tono solenne, a favore della dinamicità e della vivacità espressiva.

Benedette guerre non è solo un libro che inizia a un argomento complesso e variegato, ma è anche un libro simpatico e accattivante, breve ma denso di contenuti e spunti per nuove letture. Naturalmente ve lo raccomando. Buona lettura!

Dello stesso autore, potete trovare la recensione di Donne, madonne, mercanti e cavalieri.

Buona lettura!

Sara

Ciao! Sono la fondatrice del blog letterario "Il pesciolino d'argento", amo profondamente i libri, l'arte e la cultura in generale.

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